Cessione del credito iva

Ecco come la navicella spaziale può evitare di pagare l’IVA!

Anche il Fisco comincia la sua missione nello spazio.

Meglio ancora… Prova a fare i conti con le imposte, che fanno parte in maniera concreta di questa terra, ma possono riguardare, anzi riguardano anche i mezzi utilizzati per i viaggi spaziali.

Da qui sorge l’amletica domanda: l’Iva è dovuta sulle navicelle spaziali?

La prima risposta a questa annosa domanda è sempre la stessa: DIPENDE.

Scandagliando fra commi e pieghe delle norme (tanto più se si tratta di un’imposta comunitaria) si scopre, o meglio si ha la conferma, che non è possibile dare una risposta in senso assoluto.

Però fra queste pieghe ci sono alcune condizioni che possono determinare la non imponibilità dell’IVA.

Le componenti per le navicelle spaziali

Quanto vi racconto è successo ad una società per azioni che chiamerò Cerchio.

Questa società aveva stipulato un contratto di appalto di servizi per progettare e sviluppare i componenti ceramici per una navicella spaziale.

Cerchio lavora per il committente (che chiamerò Botte), una S.p.A. che è partecipata da enti pubblici.

Ma non è finita… Perché a sua volta Botte è parte contraente con Imbuto (una terza società) per la realizzazione di un veicolo spaziale.

Così com’è presentata la storia è già complicata di per sé… La soluzione si trova, senza intraprendere un viaggio nello spazio, nel DPR 633/72 il cosiddetto Decreto Iva.

L’Agenzia delle Entrate è comunque subentrata nella questione a seguito dell’interpello, dichiarando con la risposta 61/2020 che: “l’attività svolta da Cerchio non è imponibile ai fini Iva”. 

Fermiamoci qui!

 

Detto ciò ….

Il credito IVA può essere compensato con altre imposte… Riportato a credito… Chiesto a rimborso…. Ma può anche essere monetizzato attraverso lo strumento della cessione del credito Iva:  un istituto che permette trasformare in guadagno economico il credito chiesto a rimborso, per ottenere immediatamente liquidità.

Tale cessione deve avvenire attraverso atto pubblico o scrittura privata autenticata e depositata presso l’ente competente e l’agente della riscossione. Solo a questo punto, l’Agenzia delle Entrate erogherà il rimborso al soggetto cessionario.

Condizione preliminare alla cessione del credito Iva è la richiesta di rimborso da parte del cedente, per mezzo della presentazione della dichiarazione Iva annuale o infrannuale.

La procedura di cessione del credito è regolata dall’articolo 1260 e seguenti del Codice Civile.

La cedibilità del credito Iva è, invece, regolamentata dall’articolo 5 comma 4-ter del Decreto Legge 70/1988, che sancisce la cedibilità del credito Iva risultante dalla dichiarazione annuale.

Una recente modifica della disciplina ad opera del Decreto Crescita, entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2020, ha dato il via anche alla cedibilità del credito Iva infrannuale, maturato in sede di liquidazione Iva trimestrale.

Sulla terra invece l'Iva la paghi

Il credito IVA può essere compensato con altre imposte… Riportato a credito… Chiesto a rimborso…. Ma può anche essere monetizzato attraverso lo strumento della cessione del credito Iva:  un istituto che permette trasformare in guadagno economico il credito chiesto a rimborso, per ottenere immediatamente liquidità.

Tale cessione deve avvenire attraverso atto pubblico o scrittura privata autenticata e depositata presso l’ente competente e l’agente della riscossione. Solo a questo punto, l’Agenzia delle Entrate erogherà il rimborso al soggetto cessionario.

Condizione preliminare alla cessione del credito Iva è la richiesta di rimborso da parte del cedente, per mezzo della presentazione della dichiarazione Iva annuale o infrannuale.

 

La procedura di cessione del credito è regolata dall’articolo 1260 e seguenti del Codice Civile.

La cedibilità del credito Iva è, invece, regolamentata dall’articolo 5 comma 4-ter del Decreto Legge 70/1988, che sancisce la cedibilità del credito Iva risultante dalla dichiarazione annuale.

Una recente modifica della disciplina ad opera del Decreto Crescita, entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2020, ha dato il via anche alla cedibilità del credito Iva infrannuale, maturato in sede di liquidazione Iva trimestrale.

Ma esattamente come funziona?

La cessione del credito Iva è subordinata alla richiesta di rimborso da parte del cedente, per mezzo della presentazione della dichiarazione Iva annuale o infrannuale. La quota richiesta a rimborso del credito Iva non può superare i 700 mila €.

Come funziona?

  • Valutazione preliminare: il Cedente presenta la dichiarazione IVA trimestrale o annuale al cessionario. Attraverso l’esame della documentazione fornita, viene avviata la “due diligence” preliminare procedendo alla formulazione dell’Offerta Commerciale al Cedente.
  • Formulazione offerta e accettazione: il Cedente può accettare o meno l’offerta del cessionario. In caso di accettazione si procede all’analisi dettagliata del credito e a richiedere l’approvazione dell’acquisto ai propri organi deliberanti.
  • Perfezionamento della cessione: in caso di esito positivo il Cedente e cessionario provvedono alla stipula del contratto di cessione, (Atto Notarile o Scrittura Privata Autenticata) che verrà poi notificata all’Agenzia dell’Entrate.

I suoi vantaggi

CESSIONE DEL CREDITO IVA – VANTAGGI

  • Cessione a titolo definitivo di un credito versus Pubblica Amministrazione.
  • Certezza dei flussi di cassa e miglior programmazione del relativo budget.
  • Effetto positivo sugli indici di bilancio.
  • Riduzione dei crediti in bilancio.

 

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Andrea Maso

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